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Nella mia casa paterna, quand’ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: “Non fate malagrazie!”. Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: “Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! Non fate potacci!”. Sbrodeghezzi e potacci erano, per mio padre, anche i quadri moderni, che non poteva soffrire.

— Natalia Ginzburg, Lessico familiare (1963)


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Perché il mangiare diventi un'esperienza estetica.
Questo tavolo è fatto per mostrare la scultura che poggia sotto di esso. La trasparenza del vetro lo rende possibile, velando e rivelando le forme, le luci e le ombre. Perché il mangiare diventi un’esperienza estetica.

Ecco un nuovo modo di stare a tavola: mangiando sospesi, senza tovaglia, mentre una scultura interagisce con i commensali seduti tutti intorno. Stiamo parlando di un tavolo che diventa una teca di vetro: la scultura all’interno è un pezzo unico realizzato dall’artista su commissione. Perché la vostra sala da pranzo sembri un’esposizione.

Questo tavolo, realizzato in vetro, è caratterizzato da un piano in cristallo in extrachiaro linea azzurra con doppia molatura asimmetrica, così da ottenere l’effetto di un piano che si sdoppia. Il sistema di ancoraggio è stato disegnato appositamente e realizzato in acciaio inox dove i bulloni sono integrati nel vetro. Lo stesso approccio alla progettazione e alla realizzazione è stato utilizzato anche per i piedi regolabili delle gambe, in rovere di Slavonia, uno dei migliori tipi di legno in commercio. ­La tinta del legno potrà essere scelta a discrezione del cliente.

L’assemblaggio segue un’antica tecnica di falegnameria: in questo modo la tradizione contrasta con efficacia la modernità del cristallo e dell’acciaio inox.
Il tavolo può essere realizzato su misura, secondo le specifiche richieste del cliente.


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