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T05


Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

— Eugenio Montale, Felicità raggiunta, si cammina (circa 1924)


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Un tavolo che dialoga con la poesia.
Un tavolo che dialoga con la poesia. Lo fa grazie alla scultura in esso integrata: una lama di acciaio con delle impronte di vetro che richiamano il verso cui il tavolo è ispirato. La felicità è proprio così: la si raggiunge e la si mantiene in virtù di un equilibrio tanto estremo quanto precario.

Eugenio Montale (1896–1981) è stato uno dei maestri della poesia ermetica italiana. Il suo lavoro trova nella parola il suo centro. Per Montale essa rivela le cose. Così la poesia diviene linguaggio dell’essere, come diverse correnti della filosofia contemporanea negli stessi anni stavano sostenendo.

Questo tavolo della collezione “Poeti italiani” è realizzato con tagli a getto d’acqua. Lo sostengono elementi trapezoidali in metallo lucidato a mano tagliati mediante elettroerosione. La sagoma del piano è irregolare, con bisellatura lineare asimmetrica.

Il tavolo può essere realizzato su misura, secondo le specifiche richieste del cliente.


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