Perché il mangiare diventi un'esperienza concettuale.
Questo tavolo è sostenuto da un ponte, un ponte fatto di vetri colorati composti in una cornice geometrica. Come in una tela di Mondrian o di Picasso, le forme decostruiscono lo spazio. Perché il mangiare diventi un’esperienza concettuale.
Stare seduti a un tavolo fatto di vetro, nel caso di “glass–bridge”, è come abbiamo detto un’esperienza concettuale. In questo caso la fusione in vetro è inserita direttamente nel piano del tavolo: il maestro vetraio ha fatto un buco e lo ha riempito con una formella; questa potrà variare in fantasia e colore seguendo le esigenze del cliente.
La struttura del tavolo, realizzata in acciaio e vetro, dona all’insieme slancio, rigore e leggerezza. Le gambe, realizzate in acciaio inox, possono essere sia lucide che satinate. L’acciaio delle gambe è realizzato con controllo numerico e I bulloni sono a filo vetro. L’unione tra il vetro e la gamba in acciaio è un pezzo unico ottenuto per elettroerosione. Il piano è realizzato in vetro extrachiaro linea azzurra.
Il tavolo può essere realizzato su misura, secondo le specifiche richieste del cliente.